MARTINI RUGGERI & PARTNERS Architetti Associati

Faccia vista

“Se vi servite del mattone, non usatelo come un scelta secondaria, o perchè è più economico. No, dovete elevarlo in tutta la sua magnificienza; questo è il rispetto che merita..”

“..Progettare con il mattone faccia a vista è una cosa molta seria, vuoi perchè posare un mattone è come recitare in diretta- gli errori non si possono mascherare dopo-, vuoi perchè la scelta ed il risultato che ne consegue non sono legati all’effimero, come potrebbe avvenire per altre tecnologie, e, ancora, perchè la materia è talmente pregna di potenzialità espressive che sarebbe sciocco non far emergere.

Guardandosi intorno, si ha la sensazione che, salvo eccezioni tanto più lodevoli quanto minoritarie, i progettisti si limitino alla prescrizione del materiale, lasciandone la tessitura e la soluzione dei particolari all’abilità e diligenza dell’esecutore.

Ciò, che potrebbe essere un riconoscimento doveroso alle capacità e all’inventiva di certe maestranze doc, rischia, in assenza di queste e quindi, ancora, nella maggioranza dei casi, di essere causa di monotonia, di insipienza, di appiattimento, di banalizzazione..”

“..Tre sono le motivazioni originarie che mi hanno costantemente accompagnato nel lungo iter elaborativo di questa ricerca sull’uso del mattone faccia a vista nell’architettura contemporanea:

– la prima esprime la volontà di continuità e di approfondimento rispetto a miei precedenti ”lavori” sul medesimo argomento;

– la seconda è legata al tentativo di colmare una lacuna pubblicistica che dura da molti decenni (in effetti- almeno in Italia- da oltre cinquant’anni, dopo la pubblicazione degli ultimi manuali sulle tecniche murarie, non si è più scritto in forma sistematica sull’argomento)

– la terza motivazione è di stimolare una concreta riflessione entro la vasta letteratura architettonica oramai eccessivamente settorializzata e frammentata, abile a parlare unicamente di linguaggi “iperspecializzati” e da “iniziati”, lontani da ogni forma di integrazione fra i vari ambiti della cultura tecnologica, progettuale, storica, estetica..”

“..Indubbiamente il Movimento per l’architettura moderna ha dato- attraverso formulazioni teoriche e prese di posizione semplicistiche, spesso strumentali ai fini della propria affermazione- una forte “spallata” alle tecniche costruttive tradizionali, in primis alla muratura in mattoni.

I ‘cinque punti’ della teoria progettuale lecorbuseriana altro non sono che la trasposizione in chiave architettonica delle implicazioni costruttive delle strutture a telaio in acciaio o conglomerato cementizio armato..”

fonte: Alfonso Acocella, “L’architettura del mattone faccia a vista”, Edizioni Laterconsult
Share Button