MARTINI RUGGERI & PARTNERS Architetti Associati

Complesso residenziale

COMMITTENTE
Panchetti Costruzioni Generali Srl

LOCALIZZAZIONE
Tirrenia

PROGETTO ARCHITETTONICO
Arch. Roberto Martini
Arch. Rossella Ruggeri
Arch. Luigi Pierotti
Arch. Spinelli Rocco

COLLABORATORI
Arch. Valeria Borrelli
Arch. Elisa Marlia
Arch. Gioia Martini
Ing. Cei Giacomo
Ing. Ciabatti David

PROGETTO: 2008
REALIZZAZIONE: 2008

L’intervento, che si configura come un completamento ed un consolidamento del nucleo residenziale esistente, prevede la realizzazione di un’area residenziale e di un parco urbano all’interno del nucleo di Tirrenia. Il progetto è stato concepito nel rispetto del paesaggio circostante, con particolare attenzione all’ambiente, alla salvaguardia delle componenti geomorfologiche e naturalistiche esistenti, e al miglioramento dell’integrazione tra le funzioni ambientali e antropiche. In quest’ottica  il nuovo intervento propone un tessuto di connettività mutevole, teso alla definizione di un paesaggio urbano contemporaneo improntato ad una rinnovata relazione tra uomo e natura. Si è proceduto con una progettazione architettonica e una composizione urbana che facessero emergere l’estetica delle modifiche avvenute sul territorio, come la trasformazione delle lame dunali in vie di collegamento con l’entroterra e la maglia ortogonale divenuta elemento caratteristico del tessuto urbano. Pertanto, per avere il miglior inserimento e la compatibilità dell’opera con il contesto, le nuove residenze si compongono come una sequenza di monoliti separati disposti su due file , parallelamente a via degli Ontani, immersi nella pineta secondo una sequenza guidata da una composizione semplice che evoca nell’insieme l’immagine di un’area naturale. E’ stato pensato un complesso residenziale che attraverso un gioco di volumi a scalare è capace di integrarsi senza squilibri nelle linee e nei volumi del territorio circostante. L’organizzazione distributiva interna di ogni edificio avviene secondo schemi tipologici di alloggi atti a garantire una residenza di tipo stabile, privilegiando vaste aperture e ampi terrazzi. L’organizzazione tipologica delle facciate prevede un’alternanza pieni-vuoti, con lettura alleggerita verso l’alto. Le murature si spogliano progressivamente lasciando a vista pareti vetrate a tutt’altezza e coperture  con elementi leggeri. I blocchi non risultano mai chiusi verso l’esterno,  dialogando con la natura circostante. La stessa mancanza di una definizione dei margini dell’area residenziale delinea un sistema integrato natura-edificato con la vegetazione, la quale assolve la funzione di filtro nei confronti dell’interno dell’intorno urbano e del parco. In questo modo la pineta abbandonata diviene il luogo per delineare un rinnovato equilibrio tra natura e artificio: un’area destinata a residenza e parco urbano che si concretizza indifferentemente in costruito e vegetazione senza margini.

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